Parental Movement to Delay Smartphone Use among Children Gains Momentum

Le Scuole Pubbliche di Boston cercano strategie per limitare l’uso dei cellulari
Nel tentativo di proteggere l’ambiente educativo, le Scuole Pubbliche di Boston stanno attivamente cercando modi per minimizzare le distrazioni causate dai cellulari durante l’orario scolastico. Con un approccio ancora più drastico, il distretto scolastico di Lowell ha implementato un divieto totale sui dispositivi mobili.

Le famiglie si uniscono all’iniziativa “Attendi fino all’8°”
Molti genitori, preoccupati per l’esposizione prematura dei bambini agli smartphone, si sono uniti a una campagna chiamata “Attendi fino all’8°”. Questo movimento incoraggia a posticipare l’introduzione degli smartphone ai bambini almeno fino alla scuola media. Tra loro ci sono Sean Tierney e Sheena Santos, genitori che hanno strenuamente resistito nel dare uno smartphone alla loro figlia di 14 anni e al figlio di 9 anni fino all’8° grado, ritenendo che ciò possa essere dannoso per il loro sviluppo.

Professore universitario a favore di spazi di apprendimento senza telefono
Il professore Joelle Renstrom, docente senior all’Università di Boston, ha osservato una drastica diminuzione dell’interesse degli studenti e dell’attenzione, correlata all’aumento dell’uso degli smartphone. Le sue osservazioni hanno portato all’implementazione di “pochette Yondr” nella sua aula, un metodo che sarà adottato anche prossimamente dalla Brockton High School. Renstrom sostiene il concetto di scuole senza tecnologia e suggerisce che, in caso di emergenza, ci sarà sempre un telefono disponibile tramite un insegnante o un membro dello staff, rendendo superflui i telefoni degli studenti.

Psicologo sociale chiede una revisione delle norme tecnologiche
Il psicologo sociale Jonathan Haidt esorta i genitori ad adottare le “Quattro Nuove Norme” volte a favorire uno sviluppo più sano: vietare gli smartphone prima delle scuole superiori, ritardare l’accesso ai social media fino all’età di 16 anni, creare scuole senza telefoni e promuovere il gioco indipendente e non strutturato.

Questo sforzo collettivo da parte degli educatori e dei genitori riflette un intenso dibattito sul ruolo della tecnologia nello sviluppo giovanile, sottolineando l’importanza di stabilire dei limiti per salvaguardare la crescita mentale ed educativa dei bambini.