Un recente studio ha rivelato che ritardare l’età a cui i teenager ricevono il loro primo smartphone può avere un impatto significativo sul loro benessere mentale. Lo studio, condotto in 41 paesi su un campione di 27.969 individui dai 18 ai 24 anni, ha scoperto che i giovani tendono a provare più angoscia se possiedono uno smartphone in giovane età.
I risultati hanno indicato che il 74% delle ragazze che hanno ricevuto il loro primo smartphone all’età di 6 anni ha riferito sentimenti di angoscia o difficoltà, un percentuale che è scesa al 52% per coloro che hanno ricevuto uno smartphone all’età di 15 anni. Allo stesso modo, il 42% dei ragazzi che hanno ricevuto smartphone all’età di 6 anni ha provato angoscia, un numero che è sceso al 36% per coloro che hanno ricevuto smartphone all’età di 18 anni.
Nonostante gli smartphone stiano diventando una parte integrante della vita quotidiana in un mondo sempre più online, si invita i genitori a considerare di ritardare l’uso dello smartphone per i propri figli. Il ricercatore Zach Rausch ha raccomandato di posticipare l’uso dello smartphone fino alle superiori, intorno ai 14 anni, per attenuare potenziali impatti negativi sulla salute mentale dei teenager.
Rausch ha sottolineato l’importanza di stabilire uno standard comune per l’uso dello smartphone tra i genitori, mirando ad alleviare le pressioni e le vulnerabilità affrontate dai teenager durante il periodo critico dell’adolescenza. Accordandosi collettivamente sul ritardare l’introduzione degli smartphone, i genitori possono meglio proteggere i propri figli dai potenziali rischi associati all’uso precoce dello smartphone.
Mentre le organizzazioni in tutto il mondo fanno pressioni per rinviare l’accesso allo smartphone per i bambini, il dibattito sull’età ottimale per l’uso dello smartphone continua. Mentre alcuni esperti rimangono scettici sulla correlazione diretta tra smartphone e declino della salute mentale, la chiamata al ritardo dell’introduzione dello smartphone per i teenager risuona come misura proattiva per proteggere il loro benessere.