Shifting Tide: The Rise of Young Smartphone Users and Parental Dilemmas

Comprendere come la tecnologia modella la vita dei nostri giovani non è privo di sfide. A Bedford, Sarah Janes, una esperta IT competente, inizialmente aveva respinto la richiesta di uno smartphone da parte della sua figlia di sei anni, consapevole degli effetti negativi che potrebbe avere sullo sviluppo dei bambini, tra cui sonno, umore e crescita cerebrale. La sua posizione sull’argomento era fondata sulla consapevolezza che sia gli adulti che i bambini possono trovare difficile staccarsi dall’attrazione costante dei loro dispositivi.

Sono passati alcuni anni e con sua figlia che ora va a scuola da sola, Janes ha ceduto, riconoscendo la praticità di rimanere connessi. Non si trattava solo di comunicazione, ma anche di garantire la sicurezza di sua figlia mediante il tracciamento della posizione. Inoltre, Janes non poteva ignorare l’aspetto sociale; i coetanei di sua figlia stavano diventando sempre più proprietari di smartphone.

La ricerca condotta da Ofcom ha evidenziato questo cambiamento, mostrando un aumento significativo della proprietà di smartphone tra i bambini delle scuole primarie, con uno su quattro sotto i sette anni possessori di un proprio dispositivo mobile.

Nonostante la sua resistenza iniziale all’idea, Janes ha dotato lo smartphone di sua figlia di rigorosi controlli parentali, tra cui l’approvazione delle app e restrizioni di tempo, consapevole del diluvio di interazioni digitali che attendono i giovani utenti. Il rapporto di Ofcom rappresenta un’allerta critica per il settore al fine di rafforzare le misure di protezione dell’infanzia in questa ondata digitale.

Emma, una madre che gestisce la co-genitorialità, riflette un altro aspetto di questa tendenza. Le sue figlie hanno ricevuto degli smartphone come mezzo per restare in contatto con il padre ma ben presto sono rimaste invischiate nel vortice dei social media. Nonostante i rimpianti, Emma riconosce il ruolo ormai irreversibile degli smartphone nella vita dei suoi figli.

Una risposta a questa crescente preoccupazione si riscontra nell’iniziativa di Daisy Greenwell e Clare Fernyhough chiamata Genitori Uniti per un’Infanzia Libera dagli Smartphone. Esse promuovono gruppi di supporto reciproco tra genitori per scoraggiare la normalizzazione dell’uso precoce di smartphone nei bambini. Date le statistiche inquietanti e la mancanza di orientamenti strutturati, la campagna di Greenwell sottolinea la necessità di un approccio completo per affrontare le numerose questioni derivanti dall’adozione precoce di smartphone da parte dei bambini.

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