Apple ha annunciato che disabiliterà la funzione di monitoraggio dell’ossigeno nel sangue su Apple Watch Series 9 e Ultra 2 negli Stati Uniti. Questa decisione è stata presa dopo che il divieto di vendita è stato ripristinato a causa di una controversia brevettuale con la società di tecnologia medica Masimo.
La United States International Trade Commission aveva precedentemente stabilito che il sensore di ossigeno nel sangue su Apple Watch violasse i brevetti di Masimo, portando alla temporanea rimozione dei modelli interessati dai negozi. Tuttavia, una sospensione della decisione ha consentito ad Apple di riprendere la vendita degli orologi in attesa di ulteriori procedimenti giudiziari.
In una recente presentazione in tribunale da parte di Masimo, l’azienda ha rivelato che Apple aveva ricevuto il permesso dalla U.S. Customs and Border Protection di rimuovere il sensore di ossigeno nel sangue dagli orologi. Di conseguenza, i modelli Series 9 e Ultra 2 venduti negli USA mostreranno comunque l’icona del livello di ossigeno nel sangue, ma gli utenti verranno informati che la funzione non è disponibile quando la attivano.
I proprietari esistenti degli orologi Series 9 e Ultra 2 negli USA potranno comunque utilizzare il sensore di ossigeno nel sangue come prima. Il sensore funzionerà anche sugli orologi acquistati al di fuori degli USA.
Il modello più economico Apple Watch SE non è soggetto al divieto di vendita poiché non aveva la funzione di monitoraggio dell’ossigeno nel sangue. Tuttavia, l’inclusione di questa tecnologia era un aspetto importante della strategia di Apple, posizionando i loro orologi come dispositivi di monitoraggio della salute.
Conformandosi alla decisione del tribunale, Apple mira a garantire la continuata disponibilità dei suoi orologi di lusso sul mercato americano. L’Apple Watch è un importante driver di ricavi per l’azienda, con gli analisti che stimano vendite annuali di circa 18 miliardi di dollari.
Mentre Apple sostiene che far rispettare la decisione sul brevetto arrecherebbe danni inutili a un’azienda americana che impiega oltre 90.000 persone, Masimo dipinge Apple come un’azienda corporativa che si dedica al furto di proprietà intellettuale comunemente utilizzata nel settore medico. La battaglia legale tra le due società è lontana dall’essere conclusa, poiché Apple ha intenzione di appellarsi alla decisione della United States International Trade Commission nei prossimi mesi.
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