Spotify wprowadza audiobooki i abonamenty w aplikacji, unikając opłat Apple

Spotify ha annunciato che a partire da marzo gli utenti in Europa potranno acquistare audiobook e sottoscrizioni direttamente all’interno dell’app di streaming musicale. Questo è possibile grazie alla nuova legge sulla concorrenza che si applica alle grandi aziende tecnologiche nella regione. Di conseguenza, la società svedese eviterà la commissione del 30% impostata da Apple per gli acquisti effettuati tramite l’App Store, che da tempo è motivo di controversia tra gli sviluppatori di app e il gigante tecnologico.

Da anni, Spotify è coinvolta in una disputa legale, sostenendo di essere stata costretta ad aumentare il prezzo delle sue sottoscrizioni mensili per coprire i costi associati alle regole dell’App Store di Apple. “Da anni, Apple ha regole che ci hanno impedito di informare gli utenti sulle offerte, su quanto costa qualcosa, o persino su dove e come acquistarlo”, ha scritto Spotify nel suo blog.

La nuova legge, chiamata Digital Markets Act (DMA), che tutte le grandi aziende tecnologiche devono rispettare entro il 7 marzo, impone l’obbligo di trattare i propri prodotti e servizi allo stesso modo dei propri concorrenti.

Apple ha annunciato che intende contestare la decisione dell’Unione Europea di inserire l’intero App Store nella nuova lista antitrust per il settore digitale, come riportato da Bloomberg News lo scorso novembre.

Martedì è arrivata anche la notizia che Apple ha presentato richiesta a una corte di Londra di respingere una causa collettiva dal valore di circa 1 miliardo di dollari presentata da oltre 1.500 sviluppatori di app riguardante il funzionamento dell’App Store.

Mark Zuckerberg, CEO di Meta Platforms, ha anche criticato le politiche e la struttura delle commissioni dell’App Store, affermando che sono problematiche e causano conflitti di interesse. “Siamo sempre stati interessati ad aiutare gli sviluppatori a distribuire le loro app e le nuove opzioni creeranno più concorrenza in questo campo”, ha dichiarato Meta mercoledì.

Con l’introduzione degli audiobook e delle sottoscrizioni aggiuntive nella sua app, Spotify apre nuove possibilità agli utenti e evita i costi associati all’App Store di Apple, compiendo un passo verso una maggiore concorrenza nel mercato digitale.

Domande frequenti:

1. Cos’è Spotify?
Spotify è un’app di streaming musicale che consente agli utenti di ascoltare musica online e accedere a varie funzionalità, come la creazione di playlist, la scoperta di nuove canzoni e artisti e la ricezione di raccomandazioni musicali.

2. Quali cambiamenti ha annunciato Spotify?
Spotify ha annunciato che a partire da marzo gli utenti in Europa potranno acquistare audiobook e sottoscrizioni direttamente all’interno dell’app Spotify. Questo è reso possibile dalla nuova legge sulla concorrenza, che impone alle aziende come Apple di garantire condizioni e trattamento paritari per le app e i servizi dei loro concorrenti.

3. Perché Spotify è stata coinvolta in una disputa legale con Apple?
Spotify non era soddisfatta della politica dell’App Store di Apple, che addebitava una commissione del 30% sugli acquisti effettuati tramite l’app Spotify. L’azienda riteneva che ciò fosse ingiusto e la mettesse in una posizione di svantaggio competitivo.

4. Cos’è il Digital Markets Act (DMA)?
Il Digital Markets Act (DMA) è una nuova legge che impone alle grandi aziende tecnologiche, come Apple, di garantire condizioni paritarie per la concorrenza in termini di prodotti e servizi. Per Spotify, ciò significa la possibilità di vendere audiobook e sottoscrizioni direttamente nell’app e di evitare i costi associati all’App Store.

5. Quali altre grandi aziende tecnologiche sono interessate dalla nuova legge?
Oltre ad Apple, anche altre grandi aziende tecnologiche sono soggette alle nuove normative antitrust, come Facebook, Google e Amazon.

6. Quali sono gli obiettivi di Spotify nell’introdurre audiobook e sottoscrizioni aggiuntive?
Questi cambiamenti rappresentano un passo verso una maggiore concorrenza nel mercato digitale e consentono agli utenti di Spotify di accedere a servizi aggiuntivi senza dover fare affidamento sull’App Store o pagare commissioni extra.

7. Come hanno reagito altre aziende a questi cambiamenti?
Altre aziende, come Meta Platforms (precedentemente Facebook), hanno anche criticato la politica dell’App Store e la struttura delle commissioni, considerandole problematiche e causa di conflitti di interesse. Meta Platforms ha inoltre mostrato interesse per la concorrenza nel settore della distribuzione delle app.

Link correlati:
– Pagina principale di Spotify
– Digital Markets Act

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